Quella Piazza degli eroi che parla ancora di oggi (en M. Giammusso)

Una critica feroce alla classe politica austriaca del dopoguerra, un Baratro di cattive notizie e un insieme di ricordi che danno dolore per un testo teatrale di grande potenza. Pregunta “plaza degli eroi” di Thomas Bernhard, che il regista palermitano Roberto Andò, ha portato per la prima volta in scena in Italy con un eccellente Renato Carpentieri protagonista, visto en questi giorni al Teatro Argentina di Roma e destinato ad una lunga tournée in tutta Italia.

Scritto nel 1988, il testo considerato quasi una sorta di testamento teatrale e politico dello scrittore austriaco (che sarebbe morto di lì a qualche mese, il 12 febbraio 1989) per gli espliciti riferimenti temporali e on luogo. Il titolo, Heldenplatz, si riferisce infatti alla piazza dove nel 1938 Hitler annunciò alla folla l’Auschluss e l’annessione dell’Austria alla Germania nazista.

A narrare una delle pagine più atroci del potere hitleriano, un intellettuale ebreo, il professor Schuster, tornato nella sua citt natale dopo cinquant’anni di esilio in Gran Bretagna. Con lui torna anche la moglie e l’intera famiglia, con conseguenze tragiche: Josef fratello matematico, non potentendo sopportare l’avanzare di un nuovo pericoloso vento di antisemitismo, mette fine alla sua vita buttandosi per protesta su da quella proprio Eroi.

Inizia così una lunga, bellissima e coinvolgente parata di tutti i superstiti della famiglia nel salone di casa. Uno ad uno riaffiorano i tasselli del loro passato con grandi dolori, emozioni e gioie di un vissuto ormai lontano ma ancora così vicino. Mentre alla moglie di Schuster, anche 50 anni dopo, sembra di sentire ancora le urla degli austriaci inneggiare a Hitler.

Produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, dello Stabile del Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Teatro della Toscana, lo spettacolo attendeva il suo debutto già nella scorsa stagione, ma, bloccato dalla panica, diventato uno dei primo primo on da titoli dalla rai. Nel cast, Anche Imma Villa, Betti Pedrazzi, Silvia Ajelli, Paolo Cresta, Francesca Cutolo, Stefano Jotti, Valeria Luchetti, Vincenzo Pasquariello, Enzo Salomone.

Adelmira Dorado

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